alessandrococcolo.it logo

Sguardo bifocale ad est

CEDOS - Grande Guerra
Via Papa Luciani, 18 - 31020 San Polo di Piave (TV)
Centro Documentazione Storica sulla Grande Guerra

...
Un po’ segnalazione, un po’ invito di lettura, un po’ anticipazione della prossima intervista, soprattutto però un invito a guardare i luoghi in cui viviamo e la storia che raccontano mischiando gli sguardi e i piani di lettura. Questo il senso racchiuso nella combinazione di poesie e fotografie che vi proponiamo oggi.
Proviamo allora a fare qualche passo a est, verso il confine orientale, lungo la linea del fronte che cent’anni fa si ruppe a Caporetto, attraverso valli e pianure che sono state per tutto il Novecento terre contese, in città e periferie oggi teatro di nuovi esodi e nuove silenziose tragedie.
A prestarci lo sguardo è Francesco Tomada, che ospiteremo a breve per una chiacchierata su storia, Grande Guerra e memoria. Poeta goriziano d’adozione, Tomada è ben conosciuto nel microcosmo della poesia italiana contemporanea e apprezzato da molti lettori per il suo stile diretto, piano, eppure preciso e coerente, come pure per il suo saper raccontare la quotidianità impastata umanamente di sofferenza e amore, senza però ripiegarsi su sé stesso o in un intimismo autoreferenziale; proprio perché onestamente radicato nel proprio mondo il suo sguardo rimane anzi aperto anche alle storie altrui, ai destini lontani di chi ci vive accanto e quindi agli echi della Storia. Per questo ci auguriamo che i suoi testi incontrino sempre nuovi lettori, magari anche fra chi non frequenta d’abitudine la poesia. Tre le sillogi di Francesco Tomada che prendiamo oggi in mano: A ogni cosa il suo nome, Le Voci della Luna, 2008; Portarsi avanti con gli addii, Raffaelli, 2014 e Non si può imporre il colore a una rosa, Carteggi Letterari, 2016.
Ad accompagnare una breve selezione di poesie di Tomada, alcune fotografie di Alessandro Coccolo. Anche lui friulano – di Gemona -, Coccolo è fotografo di sensibilità e intelligenza rare, quindi testimone affidabile e onesto. Compone versi e poemi con immagini, muovendosi lungo quella che era prima di Caporetto la linea del fronte della Grande Guerra e oltre, nell’Istria, in Dalmazia e nei Balcani a noi cari. Due sono i reportages da cui abbiamo tratto le immagini qui presentate: “Sons of the lost Empire” – un viaggio nei quaranta cimiteri di guerra lungo la valle dell’Isonzo e nel Carso di Comeno in cui sono sepolti decine e decine di migliaia di soldati imperiali di varie etnie caduti durante la Grande Guerra – e “The Jungle – Viaggio al termine dell’Europa” – testimonianza senza appello (per noi) fra i rifugiati afgani e pakistani lungo il fiume Isonzo e nel campo di MSF di San Giuseppe.
...

ITA - Informativa sui cookies • Questo sito internet utilizza la tecnologia dei cookies. Cliccando su 'Personalizza/Customize' accedi alla personalizzazione e alla informativa completa sul nostro utilizzo dei cookies. Cliccando su 'Rifiuta/Reject' acconsenti al solo utilizzo dei cookies tecnici. Cliccando su 'Accetta/Accept' acconsenti all'utilizzo dei cookies sia tecnici che di profilazione (se presenti).

ENG - Cookies policy • This website uses cookies technology. By clicking on 'Personalizza/Customize' you access the personalization and complete information on our use of cookies. By clicking on 'Rifiuta/Reject' you only consent to the use of technical cookies. By clicking on 'Accetta/Accept' you consent to the use of both technical cookies and profiling (if any).

Accetta
Accept
Rifiuta
Reject
Personalizza
Customize
Link
https://www.alessandrococcolo.it/sguardo_bifocale_ad_est-p16348

Share on
/

Chiudi
Close
loading